Marco Corrias è Specialista Storico dell'Arte, autore, blogger e guida turistica abilitata.
In uno spazio inedito, interamente dedicato alla ricerca storico - artistica, all'organizzazione di eventi culturali, presentazioni su richiesta e visite a tema, l'intenzione principale di questo blog è di presentare l'operato dello studioso: proprio come nelle "Wunderkammern", collezioni di estrosi principi germanici del Rinascimento che anticiparono il concetto di museo, accanto al gusto per la grande storia dell'arte si mira a donare agli estimatori quelle rimembranze di storia, arte e mito normalmente scordate dai più.
Lo stupore causato dai lati più nascosti della bellezza non può soffrire di limiti accademici.
Bibliografia dell'autore:
(Guida storico-artistica, P. Macchione editore, 2019)
Tesori d'Insubria, guida per itinerari, costituisce anche un attento viaggio a ritroso volto a delineare un ampio scenario nello spazio e nel tempo: megaliti e palafitte, tracce romane e tesori barbarici, borghi antichi e pitture segnano i luoghi dell'anima, come tracce a indicarci la via per comprendere le vite d'uomini e donne di tempi perduti: a partire dalle terre di Lombardia, Piemonte e Canton Ticino, in connessione perpetua con il resto d'Italia e d'Europa.
Anno 590 d.C. Alpi rocciose di Langobardia. Italia dei secoli bui. Titani a guardia di valichi impervi. Clangore metallico al di là del fiume. Una sagoma si apre un varco tra liane e agrifogli. Indossa una "ringha" di ferro brunito: maglia metallica ad anelli scuri. Un guerriero. Antico ceppo germanico. Nuova stirpe di conquistatori, temprata da inverni infiniti. Volto virile. Lineamenti pallidi, incisi nel ghiaccio, delineano fattezze barbariche; la barba, bionda e ferina, rende il suo sguardo ancora più duro...Afoso tramonto di fine maggio. Un giovane d’aspetto atletico e raffinato osserva i riflessi del sole calante infuocare i tetti di bronzo dell’Urbe d’Oriente. Il cielo e cremisi sopra Byzantion, città edificata nei marmi preziosi. “Osserva la nuova Roma!” sussurrano i pellegrini, scorgendo le cupoled’oro splendente, attraverso il riverbero della steppa. Ministri dell’aula regia sono condotti giù, alle segrete. «Scoppierà un’insurrezione!» «Lascia che scoppi» sorride Heraklios beffardo,«avrà inizio una nuova era...»
TTTT
Nella terra di mezzo tra il Verbano e il Canton Ticino, popolazioni divise solo da un lembo di terra e d’acqua, nei secoli hanno dato origine ad un patrimonio artistico, culturale e linguistico comune. Attraverso una fedele ricostruzione storica dei paesaggi, delle atmosfere perdute e della vita dei nostri antenati, il Grande Atlante offre moltissimi spunti, originali e innovativi: descrizioni di antiche fortificazioni e di tesori artistici, storie di re e imperatori, ma anche di signori minori, dame, briganti e umanisti. Come e dove vivevano, in cosa credevano, cosa mangiavano (...)
Nel V secolo, con l’impero romano ormai
prossimo al collasso, il cuore pulsante dell’Età “delle Migrazioni” fu il
Bacino danubiano - carpatico. Qui l’incontro tra i clan germanici dei Gepidi e
i cavalieri Unni delle steppe produsse tesori in oro massiccio senza
precedenti, incrostati di granati e inserti vitrei, tanto apprezzati all’estero
quanto ignoti in Italia. Il presente lavoro ripercorre l’evoluzione di questa
oreficeria, foriera nel campo delle arti suntuarie di progressi tali da
inaugurare lo sviluppo di un gusto presto diffusosi per gran parte del
Medioevo: non solo in Italia, ma anche nel resto del continente europeo